Rinoplastica Monza
Questa scheda è stata visualizzata 265 volteStranamente pochi parlano della Rinoplastica Monza di quando non operarsi e delle controindicazioni ad un intervento chirurgico al naso. In realtà esistono sicuramente delle non indicazioni che è giusto ribadire e delle controindicazioni che è essenziale evidenziare. In primo luogo esponiamo le non indicazioni alla rinoplastica nasale: Non operarsi quando non si hanno le idee chiare. Appare banale, ma seguire tale indicazione è importante, specialmente nel caso di una chirurgia che davvero trasforma la vita di una persona. Modificando il naso si può migliorare il sorriso e lo sguardo, ricreare armonia, raggiungere insomma una bella differenza fra prima e dopo, e tale differenza si deve essere pronti ad accettare ed apprezzare. Chi quindi non è più che convinto di accettare tale miglioramento e di cercare una nuova fisionomia non deve sottoporsi ad un intervento chirurgico, pena il pericolo di soffrire del cambio ottenuto. Non sottoporsi ad un intervento chirurgico per piacere a qualcuno anziché per se stessi. Molti possono pensare che attraverso la rinoplastica possano acquisire un aspetto più interessante per una certa persona. Nel caso in cui tale fine non si raggiunga, però, può intervenire una profonda delusione, che rischia di danneggiare psicologicamente la persona operatasi.
Insomma, bisogna operarsi quando si è convinti di quello che si fa, quando si hanno le idee chiare sul cambiamento che si desidera ottenere e quando le aspettative sono realistiche. Le controindicazioni tecniche, se così vogliamo considerarle, sono rappresentate da: Malattie sistemiche che determinano una difficoltà alla coagulazione Assunzione di farmaci che influenzano, ritardandolo, il processo di coagulazione Situazioni di patologia del setto nasale che si incontrano, ad esempio, in persone dedite alla cocaina. La droga infatti provoca lesioni gravi del setto, che portano alla necrosi ed alla perforazione. In tali situazioni, purtroppo oggigiorno comuni, è presente anche un danno alle restanti strutture nasali che rendono l’intervento chirurgico a rischio.
Nella maggior parte dei casi, comunque, è utile chiedere al chirurgo di utilizzare il programma computerizzato che consente di ottenere sulla propria fotografia digitale i “ritocchi” che si desiderano fare, in modo da avere un’idea più concreta su quello che sarà il risultato finale preparandosi ad apprezzarlo. Il russare può essere considerato da molti un fastidioso intervallo notturno o una scherzosa occasione per prendere in giro la persona con cui si trascorre la notte, ma può anche rappresentare un incubo sia per chi ci dorme accanto sia per chi è afflitto dal problema. Nei casi più seri, infatti, al russare si associa la patologia delle apnee, una condizione in cui oltre ad una cattiva respirazione si verifica la concreta tendenza a sviluppare nel tempo problemi cardiaci, pressori, metabolici etc. Nelle situazioni in cui alla patologia del russare si abbini poi anche un marcato sovrappeso, la situazione si complica ulteriormente.
In questo caso, infatti, l’aumento della componente di tessuto adiposo nella faringe riduce il passaggio dell’aria e favorendo il movimento del velopendulo verso il retro faringe causa il fastidioso rumore, compromettendo tra l’altro lo stato di salute complessivo dell’individuo. In entrambi i casi, la situazione locale va studiata in modo adeguato facendo ricorso a particolari esami diagnostici: Rinoscopia, per valutare le strutture interne del naso Fibroscopia, utile per stabilire l’eventuale presenza di polipi nasali o altre alterazioni Indagine polisonografica, che monitorizza il grado di sonno e le sue caratteristiche nel corso delle ore notturne ed è in grado di indicare il tipo di trattamento necessario e il grado di urgenza dello stesso.
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